For Iran – Cambiamento È Resistenza

Nazila Ahmadi, Payal Arya, Andisheh Bagherzadeh, Shabbou Barkand, Sama Bayati, Kamyar Bineshtarigh, Gianluca Braccini e Jonathan Soliman, Nava Derakhshani, Mohammad Fallah, Vitali Fedotov, Sadra Ghahari, Liana Ghukasyan, Elham Hemmat, Piotr Hanzelewicz, Reza Heidari Shahbidak, Anna Kromm, Aditi Kulkarni, Maryam Lamei Harvani, Juan Pablo Macías, Sepideh Mehrban, Elham Rahmati, Francesca Sandroni, Eva Sauer, Zoya Shokoohi, Sarah Swenson e Alessandro Girasoli, Enrico Vezzi.

A cura di Mohammad Fallah, Matteo Innocenti, Zoya Shokoohi

Sabato 17 dicembre 2022, dalle ore 17
fino al 31 gennaio 2023
Viale Eleonora Duse 30, Firenze

La prima fase di For Iran si conclude con il progetto espositivo Cambiamento È Resistenza, con il contributo di circa trenta artiste e artisti a partire da una medesima domanda: in che modo la lotta iraniana sta in rapporto sinonimico con le nostre lotte?

For Iran – a contribution to the present è il progetto avviato lo scorso 12 ottobre 2022, alla Portineria (Firenze), dagli artisti iraniani Zoya Shokoohi e Mohammad Fallah inconsiderazione della situazione critica del proprio paese, caratterizzata dalla serie di proteste per il conseguimento dei diritti umani fondamentali – a seguito della morte della giovane donna Mahsa Amini lo scorso 16 settembre 2022 -, la continua e omicida repressione da parte delle forze del regime iraniano, fino ad arrivare alla convinzione diffusa nella popolazione della necessità e della possibilità di un cambiamento rivoluzionario.
Se dapprima il progetto si è interrogato sulla possibilità e il modo di contribuire al presente dell’Iran, anche alla distanza, in seguito, con il progredire delle attività, la questione si è ampliata, divenendo un punto d’avvio per un progetto espositivo e di ricerca collettivo: In che modo la lotta iraniana sta in rapporto sinonimico con le nostre lotte, la mia lotta in quanto artista, nel luogo in cui mi trovo?
Una domanda complessa, forse difficile, che chiama in causa aspetti della biografia, della ricerca e dell’interiorità. A cui hanno risposto ventotto artiste e artisti, che hanno provenienza e residenza varia: Iran, Italia, Afghanistan, Armenia, India, Polonia, Sudafrica, Russia, Stati Uniti, Ucraina.

For Iran – Cambiamento È Resistenza, che chiude idealmente la prima fase del progetto complessivo, si compone di opere a stampa, video, installazioni, performance, scultura, pittura; una serie di contributi che – pur condizionati dalle forti distanze tra i luoghi, e dai normali limiti di risorse economiche di uno spazio non-profit – rispondono in modo insieme personale e collettivo a una questione – quella della libertà e della dignità dell’essere umano – rispetto a cui nessuno può dirsi separato.
Il progetto espositivo è accompagnato da un testo-intervista a cura di Maria Chiara Wang.

For Iran – fase precedente
Iniziando il nuovo ciclo progettuale della Portineria, dal titolo Emerge – in diretta relazione con eventi, problematiche e urgenze dell’attualità – For Iran ha trasformato lo spazio espositivo in una “emergency room”, uno spazio di emergenza dove discutere degli eventi in corso, documentarli, contribuire tramite la cultura e l’arte alla conoscenza diffusa degli accadimenti, immaginare azioni a supporto del presente. Ciò ha portato a differenti formati di restituzione e di intervento: un profilo Instagram di divulgazione (https://www.instagram.com/for_iran___/), un sito web che documenta giorno per giorno l’evolversi delle proteste (www.for-iran.cloud), una serie di contributi video con artisti, intellettuali e operatori culturali sul tema del rapporto tra arte e potere, alcuni incontri nelle scuole per raccontare gli avvenimenti e raccogliere i contributi degli studenti.

 

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