René & Radka – Dreams and Shadows

Coppia nell’arte e nella vita quella di René & Radka (Colonia, 1973 e Praga, 1974; vivono a Parigi), fotografi incontratisi un giorno per caso nella capitale francese e da allora, è trascorso circa un decennio, uniti nella costruzione di un comune universo immaginifico.
Di provenienza pubblicitaria, il duo col tempo ha trovato la forza e la capacità di risolvere le varie committenze in opportunità per nuove sperimentazioni visive, secondo una prassi del resto già nota, che dimostra come arte e mercato siano sovente l’un l’altro necessari. Lungo tale ricerca, elemento a seguire elemento, è venuta delineandosi una cifra stilistica autoriale, fino al culmine-inizio della prima mostra personale a Berlino nel 2006. Anche l’attuale Dreams and Shadows, esposizione di alcune decine di foto estrapolate da lavori diversi, costituisce una tappa altamente significativa: per gli artisti in quanto esordio italiano, per il Mnaf che li ospita in quanto origine del suo aprirsi alla fotografia contemporanea emergente.
Appunto i sogni e le ombre, estremi emotivi attraverso cui l’infanzia percepisce ed elabora il mondo, diventano in René e Radka la chiave d’accesso alla dimensione speciale dei bambini. Non sembri pretestuosa la scelta tematica poiché essa, sebbene vincolata alle esigenze della kid’s fashion, ha certo un significato e una portata più ampi: interrogarsi sulla prima fase del raffronto fra individuo e realtà significa indagare i motivi per cui, da adulti, avvertiamo la necessità di trascendere l’esistenza attraverso processi mentali quali l’immaginazione artistica.
René & Radka - The swing - 2007 - courtesy Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze
La serie Under Water esprime un forte senso di protezione. Giovani fanciulle dalla pelle diafana come biscuit e con gli occhi chiusi – si badi bene, non immerse nel ma isolate dal liquido – restano in stato catalettico; è il modo di sfuggire per un istante, che forse si vorrebbe eterno, alle difficoltà dell’avvenire. La dimensione temporale atipica dunque raffrena il consumarsi della gioia fanciullesca, ma disperatamente: ogni vitalità è persa, trasferita dai corpi immobili alle cose (le pieghe delle vesti simili a capricci rococò, i fluttui dei capelli che formano ninfee, lo sfolgorare della luce oltre il pelo dell’acqua).
In Come and play with us – come suggeriscono il taglio frontale, l’ambientazione inquieta e i colori acidi – il confronto con il dato reale si fa attualità. In un mondo concreto l’immaginazione non è essenziale, e se proprio deve esserci bisogna che miri a qualcosa: anche un set fotografico, per quanto alternativo, serve primariamente a condurre un messaggio psicologico di tipo consumistico.
René & Radka - Laura et le coque - 2007 - courtesy Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze
Allora il mostrare bambini perfettamente agghindati ma inspiegabilmente tristi diventa esplicitazione della dicotomia tra noi “grandi”, cervellotici quanto maldestri creatori di sistemi esistenziali, e loro, destinatari futuri ma passivi di tali sistemi. La malinconia caratterizzante ognuno dei volti, sentimento che mai assoceremmo a quell’età, palesa le precoci volontà e dignità di definirsi esseri umani autonomi.
Proprio in tal frangente, combinazione tra resa estetica e riflessione sul mezzo, troviamo la conferma che la fotografia di René e Radka ha una valida matrice autoriale.

Matteo Innocenti

 

René & Radka – Dreams and Shadows
MNAF – Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Piazza Santa Maria Novella, 14 – 50123 Firenze

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