L’ordine immaginario – Enrico Vezzi

La storia dell’essere umano, la conoscenza del mondo animale e di quello naturale, le utopie e le distopie, le particelle elementari e il cosmo, trovano il loro spazio e rapporto con gli altri, come ogni stella che conforma una galassia in cui l’equilibrio tra le reciproche forze di gravità definisce la loro posizione precisa. Una

In dialogo con Enrico Vezzi – Gli spensierati

Caro Enrico,ci troviamo nuovamente a dialogare in forma scritta – anche se il dialogo verbale è sempre continuato nel tempo. La costruzione di questo nuovo progetto avviene in una fase di grande differenza rispetto al passato, che, io credo, ci indica anche la necessità di ripensare davvero molti aspetti dell’arte. Sono sempre più convinto di

Enrico Vezzi – Gli spensierati

10 giugno – 25 settembre 2022a cura di Matteo Innocenti Inaugurazione venerdì 10 giugno, dalle ore 18 Viale Eleonora Duse 30, Firenze La Portineria inaugura venerdì 10 giugno 2022 la mostra di Enrico Vezzi, Gli spensierati, quarto e conclusivo appuntamento del ciclo A Solo, in vista della prossima programmazione. Gli spensierati è il quarto e

Parola d’Artista – intervista a più voci

Intervista a più voci a Matteo Innocenti Le voci sono di David Casini, Marco Andrea Magni, Enrico Vezzi, Zoya Shokoohi   David Casini: Il nostro ultimo progetto insieme alla Portineria di Firenze ha inaugurato in un giorno molto particolare. Parliamo del 20 febbraio 2020, che avevo scelto perché coincideva con giovedì grasso, il giorno che

A Place to be | Future in my mind | Enrico Vezzi

In Future in my mind, hanno concorso vari elementi seguendo una processualità costante; intuizioni, scoperte, casualità, scambi, riferimenti, idee a gravitare lungo un’orbita non prestabilita fino a che, al momento definito, tutto ha assunto una forma che si è avvertita come giusta: in riferimento al ciclo a cui appartiene e che essa stessa ha contribuito

A PLACE TO BE | LATO 2016

a cura di | edited by Matteo Innocenti in collaborazione con | in collaboration with Luca Gambacorti   In prospettiva differente potremmo provare a compilare una storia dell’arte come storia dei luoghi. Ogni opera ha necessitato di uno spazio – spazio di creazione e spazio di osservazione; la dimensione di accoglimento non è soltanto testimone